mercoledì 18 marzo 2009

Oidio

Viene anche detto "malbianco" o "nebbia". Si tratta di un fungo ascomicete, apparente alla famiglia delle Erysiphaceae: forma ascofora: Uncinulla necator.
forma conidiofora: Oidium Tuckeri.

Sintomi
Attacca sempre
i tessuti giovani della pianta, mai quelli vecchi. Sulla pagina superiore della foglia compare una efflorescenza muffosa di aspetto ragnateloso di colore grigio-biancastro, che si evolve in polvere biancastra. Contro luce si vedono delle macchie decolorate, traslucide. La lamina fogliare si accartoccia verso l'alto assumendo la tipica conformazione "a coppa". Infine la foglia necrorotizza. Gli acini appaiono imbruniti con punteggiature nere e muffetta. Si hanno gravi riduzioni di sviluppo e produttività.
Processo d'infezione
L'oidio è un ectoparasitta rimane all'esterno dei tessuti della vite, sviluppa gli austori con i quali assorbe gli elementi nutritivi neccesari alla sua crescita.
Controllo
Metodi preventivi
La densità d'impianto ha influenza sullo sviluppo dei patogeni; le potature e la forma di allevamento possono facilitare l'aerazione rende più agevoli i trattamenti. Inoltre, una potatura equilibrata evita di creare le condizioni microclimatiche favorevoli al fungo, quali la mancanza di luce ed elevata umidità.

Prodotti antoicidi
-Zolfo
-Dinocap
-Quinoxifen
La lotta biologica utilizza un fungo antagonista dell'oidio, che viene somministrato in miscela con olio minerale.


Fitoiatria

Nelle agricolture dei paesi industrializzati e quelli emergrnti la lotta contro avversità biologiche è stata la strategia vincente per salvaguardare le produzioni.
La chimica in questo campo ha fatto grandi progressi. L'utilizzo di questi prodotti in grosse quantità ha creato diversi prloblemi come la sterilizzazione degli ambienti;
ha distrutto i rifugi dei predatori/ parassiti;
sono state introdote nuove piante esotiche con i loro parassiti crando nuove malattie in ambienti in cui non ci sono predattori naturali. Nel campo sperimentale si sono scoperti nuovi metodi di lotta, infatti studiando il ciclo biologico dei parassiti si è scoperta una comunicazione chimica (feromoni sessuali), e la si è usata per combattere i parassiti. Si sono scoperti e allevati predatori fitofagi (lotta biologica).
L'utilizzo della fitoiatria può avvenire in due momenti:
PROFILASSI: consiste nell'agire preventivamente, cioè quando la malattia non ha ancora agito, in modo da impedire il processo infettivo.
TERAPIA: consiste nell'agire quando la malattia è già in atto.
i mezzi che vengono utilizzati in fitoiatria rispettano alcuni concetti:
mirano nei confronti del patogeno;
intervengono sull'ambiente redendolo più idoneo alla coltivazione e meno ai patogeni.
i mezzi usati in fitoiatria sono: mazzi agronomici, mezzi fisici e meccanici, mezzi biologivi, mezzi chimici, mezzi legislativi.
le cure di tipo agronomico sono pratiche normali che vengono effetuate in detterminati momenti, seguendo lo sviluppo delle piante e il ciclo dei parassiti. Alcune cure possono essere: la scelta di sementi selezionate, concimazioni con letame maturo, sistemazioni idrauliche e potature ai fruttiferi.
Utilizzando sementi selezionatesi limita la possibilità di sem inare piante infestate.
Le sistemazioniidrauliche e lavorazioni permettono di eliminare l'acqua in ecesso evitando marciumi radicali.
le potature danno forme adatte a insolazioni e ariegiamenti,
i mezzi fisici e maccanici agiscono creando ostacoli alla vita del patogeno. Alcune strategie sono: la sterilizzazione dei terrici, coprire le ferite co adeguati mastici, e bruciare i tralci della vite. Il fuoco può essere ottimo per eliminare i defogliatori. Un'altra pratica è la solarizzazione, cioè vengono vengono messi dei teli plastici trasparenti sul terreno, il calore del sole eliminano tutti i parassiti presenti sul terreno.
I mezzi legislativi sono quelle azioni volte a impedire i nuovi parassiti. uno di questi mezzi fu quello di regolamentare il commercio delle piante, sorveglianza sulle colture.