I feromoni sono sostanze prodotte da specifiche ghiandole esocrine degli insetti dette ghiandole a feromoni.
Il secreto di queste ghiandole consente, all' insetto che lo produce, di segnalare la sua presenza a insetti della stessa specie: i feromoni sono pertanto da considerarsi come messageri chimici tra insetti cospefici nell' ambiente.
In alcuni casi i feromoni possono diventare involontari messaggeri interspecifici, come ad esempio succede per alcuni entomofagi che possono capore il feromone ( anche sessuale) della loro vittima e servirsene per localizzarla (in questa casistica il feromone diventa utile solo per l' entomofago).
L' impiego di queste sostanze è ormai consolidato nella lotta guidata contro i fitofagi; vengono utilizzati feromoni di tipo sessuale e quelli di tipo aggregante/disperdente.
La possibilita di ottenere, per sintesi, i feromoni ha certamente determinato lo sviluppo di questa tecnologia che è praticata, con discreto successo, nella difesa dei magazzini, nel controllo e nel monitoragio della popolazione fitofaghe dei frutteti, delle coulture ortive ed industriali, dei vivai e degli ambienti forestali.
I feromoni utilizzati nella pratica fitoiatrica sono in genere quelli di tipo sessuale, cioè quelli emessi dalle femmine vergini di una determinata specie (prevalentemente lepidotteri) per attirare i maschi cospefici e favorire l'accoppiamento, riducendio i tempi di incontro fra i sessi e velocizzando il ciclo riproduttivo.
Nell'utilizzo dei suddetti feromoni sono stati individuati due obbietivi oppsti:
attrazioni e cattura, per effettuare catture massali o di monitoraggio dei fitofagi (maschi) in apposite trappole sessuali;
disorientamento o confusione sessuale, per annullare o ridure la possibilità di avvicinamento riprodutivo fra maschi e femmine.