lunedì 12 gennaio 2009

Accartocciamento fogliare della vite

Identificazione e sintomi
E' la virosi più diffusa al mondo negli areali viticoli. Il sintomo si localizza sulle foglie, specialmente su quelle più vecchie, con ripiegamento dei margini fogliari verso la pagina inferiore. Questa manifestazione è accompagnata da alterazioni cromatiche (rossastre o giallastre) delle lamine fogliari; le foglie, inoltre, assumono consistenza papiracea e mostrano frattura vitrea. Il legno manifesta alterazioni dei tubi cribrosi. Il virus si trasmette col materiale di propagazione infetto e attraverso vettori aspecifici quali: Cocciniglie (Coccidi e Pseudococcidi).

Tortrix viridana

Questo Lepidottero Tortricide è presente in tutta Italia e si sviluppa a spese delle Querce, dando luogo ad infestazioni che possono ripetersi anche per quattro anni consecutivi. Il sintomo dell'attacco di questa specie consiste nella presenza di foglie arrotolate verso il basso in senso trasversale-longitudinale.
Descrizione: L’adulto, dall'apertura alare compresa tra 17 e 24 mm, presenta ali anteriori di colore verde chiaro e ali posteriori grigie. Gli adulti sfarfallano in maggio-giugno, deponendo le uova a coppie sui rametti posti nelle parti alte della chioma. L'uovo passa l'inverno e le larve, di colore verde, schiudono a primavera (Aprile) per poi nutrirsi delle gemme e delle foglie, creandosi un ricovero arrotolando le foglie e unendone i lembi con fili sericei. Il bozzolo viene costruito all'interno del ricovero, tra i residui dell'ultima foglia attaccata.
Piante ospiti: Querce, in particolare la Roverella (Quercus pubescens)
Danni: Questo defogliatore comporta la distruzione dei germogli. L’insetto è noto per causare estesi attacchi nei boschi di querce, che possono durare per qualche anno e sono intervallati da lunghi periodi in cui la densità rimane a livelli estremamente bassi. I fattori coinvolti nell’indurre la moltiplicazione in massa delle farfalle sono vari e di difficile previsione. I vistosi danni causati agli alberi di solito non comportano gravi conseguenze per la sopravvivenza del bosco, in quanto le piante sono in grado di riemettere nuovi germogli.