Il problema fitosanitario principale dei boschi di quercia da sughero in Sardegna è costituito dai Lepidotteri defogliatori Lymantria dispar, Malacosoma neustria e Tortrix viridana. Gli attacchi di questi insetti provocano fondamentalmente una riduzione della biomassa fotosintetica che si traduce in un'alterazione delle condizioni fisiologiche della pianta che ha ripercussioni anche sulla produzione di ghiande e sughero. L'entità del danno provocato dipende dalla densità larvale, che in certi anni può arrivare a livelli tali da provocare la completa defogliazione di interi comprensori forestali. Questi insetti sono soggetti negli anni a fluttuazioni di densità. Nel caso di L. dispar e di M. neustria, in alcune aree della Sardegna, le fluttuazioni sono cicliche e alquanto regolari presentando i massimi di defogliazione ogni 9 anni circa. La T. viridana, al contrario, manifesta una fluttuazione di tipo irregolare con defogliazioni che possono verificarsi ad intervalli superiori ai 10 anni. Per l'adozione delle strategie di controllo sono attualmente disponibili diversi metodi di campionamento, basati sul conteggio delle ovature, sulla cattura degli adulti mediante trappole luminose e a feromoni, sul campionamento delle larve e sulla valutazione visiva delle superfici defogliate. La lotta può essere affrontata sia mediante l'impiego di insetticidi (solo in particolari situazioni e dopo un'attenta scelta del principio attivo), sia attraverso mezzi biotecnici, quali per esempio, i feromoni ma, soprattutto, con la lotta microbiologica basata sull'utilizzo del Bacillus thuringiensis subsp. kurstaki.