mercoledì 18 marzo 2009

Oidio

Viene anche detto "malbianco" o "nebbia". Si tratta di un fungo ascomicete, apparente alla famiglia delle Erysiphaceae: forma ascofora: Uncinulla necator.
forma conidiofora: Oidium Tuckeri.

Sintomi
Attacca sempre
i tessuti giovani della pianta, mai quelli vecchi. Sulla pagina superiore della foglia compare una efflorescenza muffosa di aspetto ragnateloso di colore grigio-biancastro, che si evolve in polvere biancastra. Contro luce si vedono delle macchie decolorate, traslucide. La lamina fogliare si accartoccia verso l'alto assumendo la tipica conformazione "a coppa". Infine la foglia necrorotizza. Gli acini appaiono imbruniti con punteggiature nere e muffetta. Si hanno gravi riduzioni di sviluppo e produttività.
Processo d'infezione
L'oidio è un ectoparasitta rimane all'esterno dei tessuti della vite, sviluppa gli austori con i quali assorbe gli elementi nutritivi neccesari alla sua crescita.
Controllo
Metodi preventivi
La densità d'impianto ha influenza sullo sviluppo dei patogeni; le potature e la forma di allevamento possono facilitare l'aerazione rende più agevoli i trattamenti. Inoltre, una potatura equilibrata evita di creare le condizioni microclimatiche favorevoli al fungo, quali la mancanza di luce ed elevata umidità.

Prodotti antoicidi
-Zolfo
-Dinocap
-Quinoxifen
La lotta biologica utilizza un fungo antagonista dell'oidio, che viene somministrato in miscela con olio minerale.