La cultura pura consiste nella coltivazione di una sola specie o varietà rappresentata dal modello dell'agricoltura meccanizzata intensiva dei paesi industrializzati.Il campo è destinato alla sola specie coltivata i cui individui sono, tra loro, in stretto rapporto di competizione nutrizionale intraspecifica, se si prescinde dalle infestanti e dai fitofagi fitopatogeni.In questa situazione il fattore critico che determina la produzione è la densità di coltivazione, cioè il numero di individui della specie coltivata in rapporto all'unità di superfice in condizioni di bassa densità si avrà una minore competività e viceversa.Il massimo della resa lo si ottiene quandola densità di coltivazione è ottimale cioè quando si ha la migliore combinazione tra il numero delle piante presenti e le risorse nutrizionali riferite all'unità di superfice.La bassa densità consente un maggior accumulo di sostanza secca negli organi ripproduttivi, favorendo ad esempio la produzione delle granelle dei cereali, in situazione di alta densità si ha una distribuzione della sostanza secca, all'interno della pianta che non favorisce la riproduzione.Applicando d esempio queste osservazioni alla coltivazione del mais vediamo che un ibrido di mais viene seminato con una densità di 7 piante m, se è destinato aprodurre granella, se invece e destinato a produrre trtinciato di mais da insiliare, viene portato da una densità quasi doppia. Da queste osservazioni si può ritenere che vi è una densità ottimale per ogni destinazione produttiva che non può essere superata, pena l'insorgenza di fenomeni di competizione che deprimono le rese.