Larva di tignola della prima generazione che fuoriesce dalla propria tela
Area di distribuzione
La tignola della vite, Eupoecilia ambiguella, è un tortricide. Essa si adatta molto bene ai climi relativamente freddi e umidi al contrario della tignoletta (Lobesia-botrana) che sembra preferire le regioni calde e secche.
Descrizione
La farfalla che misura da 12 a 15 mm d’apertura alare, ha le ali anteriori gialle barrate da una banda brunastra molto visibile. Le uova a forma di piccola lente variano da 0,6 a 0,9 mm di diametro e sono di colore dal giallo limone al giallo aranciato, con dei riflessi iridati. La larva della tignola è di colore rossastro con testa nera. Alla fine dello sviluppo, misura da 10 a 11 mm; i movimenti sono piuttosto lenti. La crisalide è tozza, di colore dal bruno giallastro al bruno rosso e misura da 5 a 8 mm di lunghezza.
Piante ospiti
In base ai dati bibliografici, la tignola è molto polifagia poiché la si può trovare su una trentina di piante appartenenti in particolare ai generi Vitis, Parthenocissus, Clematis, Cornus, Lonicera, Viburnus, Ligustrum, Ribes, Prunus, Crataegus spp.
Biologia e danni
Le farfalle, nate dalle crisalidi che hanno passato l’inverno in un bozzolo sotto la corteccia, compaiono nei vigneti a partire dalla metà di aprile o all’inizio di maggio ed hanno costumi notturni. Il volo dura da 3 a 5 settimane. Dopo l’accoppiamento, le femmine della prima generazione depongono da 40 a 60 uova sulle caliptre fiorali o sui peduncoli. Dopo 10-15 giorni, le piccole larve escono dalle uova per penetrare in un bottone fiorale, poi confezionano un glomerulo o nido (ammasso di molti fiori riuniti da fili di seta). L’incrisalidamento inizia dopo la fine della fioritura e dura 10-14 giorni. Le farfalle della seconda generazione appaiono generalmente a partire da inizio luglio. Il secondo volo dura da 3 a 6 settimane.
Le uova sono deposte sugli acini o sui peduncoli. Dopo 7-10 giorni le giovani larve escono dalle uova e penetrano direttamente negli acini; fino alla fine del loro sviluppo, le larve attaccano più acini contigui. Le erosioni provocate dalle larve facilitano lo sviluppo del marciume grigio (Botrytis cinerea) che può danneggiare tutto il grappolo. Le condizioni meteorologiche, il vitigno, il clone, le concimazioni e le operazioni di gestione della vegetazione, influiscono sui danni delle tignole dell’uva inducendo una diversa evoluzione del marciume grigio. Più il grappolo è compatto, più i danni delle larve favoriscono la muffa grigia.
Mezzi di monitoraggio
La trappola sessuale permette di seguire lo svolgimento del volo e di stimare orientativamente il rischio. Contribuisce a determinare il momento ottimale per effettuare una stima degli attacchi o l’opportunità di posizionare un trattamento. L’esperienza in Svizzera ha dimostrato che se le catture della prima generazione non superano 100 adulti di tignola per trappola, per tutta la durata del volo, non è necessario trattare. Al momento del secondo volo, la trappola aiuta soprattutto a posizionare il trattamento.
Valutazione dell’attacco
In prima generazione, gli attacchi sono rilevabili dallo stadio H (prima della fioritura) e sono visibili durante e immediatamente dopo la fioritura. Secondo il vitigno e l’annata, la soglia di tolleranza è di 30-50 glomeruli per 100 grappoli (oppure dal 20 al 40% di grappoli attaccati). In seconda generazione, la soglia di tolleranza è nettamente più bassa a causa del rischio di marciumi. Essendo la lotta essenzialmente preventiva ha come scopo il mantenimento dell’attacco a un livello contenuto.
Lotta
La lotta può essere generalmente evitata in prima generazione perché la soglia di tolleranza è elevata. Al contrario essa è spesso necessaria in seconda generazione e i mezzi tecnici di intervento sono numerosi: la lotta con la tecnica della confusione è un metodo preventivo specifico da riservare ai vigneti di più di 10 ettari o ad appezzamenti vitati isolati di almeno un ettaro. Il Bacillus thuringiensis (Bt) è un insetticida biologico selettivo da applicare all’inizio della schiusa delle uova della seconda generazione.
Adulto di tignola,Eupoecilia ambiguella