Metodo inoculativo:
Consiste nel migliorare un meccanismo di controllo esistente, detterminando il ripopolamento su macroambienti con immissione di organismi gia presenti ma in piccole percentuali. Un esempio potrebbe essere l'immissione dei tralci contenenti un alto livello di colonizzazione di femmine svernanti di acari Fitoseidi utili nei vigneti dove la loro presenza è bassa.Rientra nel metodo inoculativo asportare dalle piante organi vegetali con fitofagi parassitizzati prima dell''intervento fitoiatrico neccessario per poi reimmeterli in capo dopol'intervento.
Metodo prottettivo:
Consiste nel mantenere nel mantenere e potenziare zone di rifugio per gli ospiti dll'insetto utile, modificando le tecniche agronomiche dannose per gli organismi util, utilizzando in modo mirato gli agrofarmaci scegliendo quelli più selettivi, utile ed a minore impatto sulla biocenosi e sull'ambiente in genere.
Metodo propagativo:
Consiste nell'intoduzione ed al mantenimento di organismi esotici utili, che in detterminate situazioni ambientali non trovano controllori naturali; si introducono, nel nuovo ambiente gli antagonisti naturali dei fitofagi, come ad esempio l'intoduzione in Italia degli Imenotteri Afelinidi Encarsia berlesei e Encarsia perniciosi per controllare i Diaspini dei fruttiferi, oppure l'intoduzione del Coccinellide Rodolia cardinalis per controllare l'Icerya purchasi. Il fine di questo metodo è il controllo permanente.
Metodo inondativo:
Prevede l'allevamento degli organismi utili, sia agenti patogeni sia Artopodi entomofagi, con l'obbietivo di ridurre rapidamente l'infestazione del parassita come in un trattamento antiparassitario.