L'azoto è il principale elemento fertilizante che condiziona la crescita dei vegetali, esso entra, infatti nella composizione delle proteine, degli enzimi, degli acidi nucleici, della clorofilla e di altre molecole organiche, inoltre, stimola l'attività vegetativa della piante.
L'azoto è assorbito dalla pianta prevalentemente come nitrato, ma anche come ione ammonio.
La carenza di azoto provoca l'ingiallimento delle foglie per mancanza di clorofilla e accrescimento stentato della pianta. L'eccessivo apporto di azoto determina uno sviluppo rigoglioso dell'apparato fogliare, una ritardata fruttificazione e una minore resistenza meccanica dei tessuti che stentano a lignificare, con possibile allettamento soprattutto nei cereali. Questo stato, inoltre, rende la pianta meno resistente agli attacchi dei parassiti (funghi e insetti) e al gelo. Un eccessivo assorbimento di azoto da parte delle piante, infine, può comportare fenomeni di accumulo di nitrati nei tessuti vegetali con conseguenti problemi di tossicità per gli animali che si nutrono di foraggi e per l'uomo.
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