lunedì 21 aprile 2008

I Fertilizzanti

La fertilizzazione è la pratica culturale che ha maggiormente influito sull'aumento della produttività delle coltivazioni.Una pianta, anche se potenzialmente molto produttiva, in condizioni nutrizionali precarie, non riesce a produrre più di quanto la fertilità del terreno le consenta.L'agricoltura indrustializzata, caratterizzata dalle monoculture e dagli allevamenti senza terra, con forte apporto di energia ausiliaria, ha utilizzato i concimi chimici in modo massiccio per assecondare le esigenze sempre maggiori di produttività, fino ad arrivare a dosi di concimazione, specialmente per i concimi azotati, molto elevate e tali da generare, a volte, inquinamento sia negli alimenti, sia nelle falde acquifere destinate ad uso potabile.
Il sistema del suolo agrario aggredito in modo continuo e per un periodo molto lungo, non ha trovato, al suo interno, la potenzialità di trasformazione ed annullamento di questi apporti esagerati di concimi, che si sono rilevati un grosso problema ambientale di non facile risoluzione e che si aggrava sempre di più.Nel nostro paese, specialmente nella pianura padana, l'inquinamento delle falde acquifere da nitrati è ormai emergenza e l'eutrofizzazione delle acque superficiali crea non pochi problemi alla vita del mare Adriatico.L'agricoltura viene imputata come una delle cause principali di inquinamento delle acque per gli apporti in particolare di azoto e fosforo, sottoforma di concimi e di affluenti zootecnici.Per poter stabilire l'effettiva responsabilità degli inquinamenti da parte dell'azoto e del fosforo occorre analizzare il comportamento nel suolo dei diversi elementi fertilizzanti di origine agricola.