lunedì 22 settembre 2008

Biocombustibili

La produzione di bioenergia, cioè l'utilizzazione a fini energetici di quel vasto insieme di materie prime di origine biologica che viene genericamente indicato con il nome di biomasse, è in Italia una realtà consolidata da tempo, anche se, al momento attuale, il contributo complessivo di questa fonte al bilancio energetico nazionale è ancora abbastanza limitato, in quanto corrisponde solo al 2% circa del totale dei consumi finali di energia. La quantità di energia prodotta (4,07 Mtep - milioni di tonnellate equivalenti di petrolio - nel 2005) è però solo una frazione di quella teoricamente ottenibile, per la quale esistono stime differenti, ma tutte generalmente superiori ai 25 Mtep.
Relativamente al settore dei trasporti, i biocombustibili liquidi, o biocarburanti, rivestono un ruolo importante nella definizione della nuova politica energetica ed ambientale europea e tale importanza è stata riconosciuta con l'emanazione della Direttiva 2003/30/CE dell'8 maggio 2003 e, più recentemente, con le decisioni del Consiglio Europeo dell'8 e 9 marzo 2007, che stabiliscono l'obiettivo, per ogni stato membro, della sostituzione dei carburanti derivanti dal petrolio con biocarburanti per una quota pari al 10% nel 2020.
Più in generale, alla luce dei nuovi indirizzi della Politica Agricola Comune (PAC), lo sviluppo dei biocombustibili e biocarburanti è considerato uno dei cardini per il rilancio e il rafforzamento dell’agricoltura europea, con i conseguenti riflessi positivi in termini di occupazione e sviluppo rurale, oltre a livello ambientale, sia su scala locale (tutela degli agro-ecosistemi), che globale (mitigazione dell'effetto serra). In questo contesto si inserisce il Progetto Biocombustibili mirato alla sviluppo di attività di ricerca e sperimentazione per la produzione di biocombustibili ottenuti da biomasse agro-forestale e di biocarburanti di seconda generazione provenienti dalla conversione di biomasse lignocellulosiche di varia natura, ivi incluse quelle ottenute da specifiche colture energetiche.
In particolare, si prevede la realizzazione di sistemi integrati dimostrativi, sviluppo e promozione di processi e tecnologie innovative per incrementare la produzione di biocombustibili e biocarburanti in sostituzione degli analoghi prodotti di origine fossile. Saranno sviluppate attività di R&ST per la produzione e l’uso dei biocombustibili ottenuti a partire da biomasse agro-forestali e biocarburanti da materie prime agricole, quali etanolo, oli vegetali per la produzione di energia elettrica e biodiesel e biocarburanti di seconda generazione provenienti dalla conversione di biomasse lignocellulosiche di varia natura, incluse quelle ottenute da specifiche colture energetiche (etanolo, BTL ecc.), o da colture di microalghe (biodiesel, bioidrogeno).
Fonte ENEA